Monte Grisa

Maria Madre e Regina

Monte Grisa

Devozione al Cuore Immacolato di Maria.

La storia del Santuario iniziò in un momento tragico della storia di Trieste: il 30 aprile 1945 alle ore 19.45, quando il Vescovo della città, Monsignor Antonio Santin, fece questo voto alla Madonna: Se con la protezione della Madonna, Trieste sarà salva, farò ogni sforzo perchè sia eretta una Chiesa in suo onore. Successivamente nel 1948, Mons. Strazzacappa, su un numero della rivista Settimana del Clero auspicò e scrisse: A conclusione (di un programma proposto per riaccendere in tutta Italia la devozione alla Madonna facendo conoscere il messaggio di Fatima) sarà bello erigere a Trieste un Tempio in onore della Madonna.

Nel 1958, durante una riunione della Conferenza episcopale italiana tenutasi a Roma, su auspicio del Sommo Pontefice Pio XII, che invitava i Vescovi italiani, come già in altre Nazioni era stato fatto, a consacrare l'Italia al Cuore Immacolato di Maria, si stabilì di preparare la popolazione all evento facendo passare la statua della Madonna di Fatima per i 92 capoluoghi di provincia del Paese, iniziando dalla Sicilia e con conclusione a Trieste. La proposta fu accolta con entusiasmo anche dal Cardinale di Bologna, Giacomo Lercaro: L'itinerario mariano si concluderà a Trieste con una cerimonia che riuscirà cara al cuore di ogni italiano: la posa della prima pietra di un Tempio dedicato a Maria Regina d'Italia, in ricordo della Consacrazione e quale atto di riconoscenza della Patria preservata dalla tirannide del comunismo ateo. Trieste manca di un vero e grande Santuario mariano: è quanto mai bello che l'Italia glielo offra in questa occasione! Dalle colline di Trieste la Vergine guarderà e benedirà tutta l'Italia.

Successivamente, poco prima della festa del Corpus Domini del 1959, il Santo Padre, Giovanni XXIII convocò a Roma in un'udienza privata il Vescovo di Trieste Antonio Santin, sapendo del voto fatto dal presule per la salvezza della città di Trieste in un momento tragico nella guerra del 1945, e gli espone l'iniziativa di edificare un Tempio dedicato a Maria Madre e Regina sull'Altopiano Carsico a ricordo della Consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria, chiedendogli di interessarsi alla sua edificazione. Nell'omelia del Corpus Domini il Vescovo comunicò la decisione della costruzione del Tempio mariano,indicando anche il luogo in cui sarebbe sorto, sul ciglione carsico a 340 metri sul livello del mare, in fronte al golfo di Trieste.

La Madonna pellegrina di Fatima attraversò le 92 città italiane tra l'aprile e il settembre 1959: l'organizzazione fu affidata al Collegamento Mariano Nazionale che costituì un comitato affidandone la segreteria a Monsignor Strazzacappa. Questo pellegrinaggio straordinario fu giustamente chiamato La più grande missione fatta in Italia. Esso culminò con la Consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria, il 13 settembre 1959, a conclusione del Congresso Eucaristico Nazionale di Catania.

Monsignor Antonio Santin, ricevendo la statua della Madonna di Fatima il 17 settembre 1959, ricordava il suo voto fatto alla Vergine Maria ed esprimeva questa preghiera: Resta con noi Maria. Due giorni dopo, sabato 19 settembre, sul Monte Grisa veniva finalmente posta la prima pietra del grande Tempio. La cerimonia di benedizione era presieduta dal Cardinal Giacomo Lercaro assistito dal Patriarca di Venezia e Presidente della C.E.I., Cardinal Urbani, e dai Vescovi di Trieste, di Catania e di tutta la Regione Triveneta. Il Santo Padre Giovanni XXIII si rese presente con un memorabile radiomessaggio. Il Santuario doveva dunque ricordare non solo la grazia ricevuta dalla città dopo il voto pronunciato dal Vescovo, ma anche la Consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria: Ecco la duplice origine – spiegava il Vescovo di Trieste – e il duplice significato del Tempio dedicato a Maria, Madre e Regina, che si innalza sulla nostra città e incombe sul mare. Erano i tempi della guerra fredda ed il Santuario situato proprio ai confini dell'Europa comunista, sarebbe diventato così un simbolo e un'implorazione all'unione fra i popoli, in particolare fra l'Occidente e l'Oriente.

Al Vescovo Santin, nel frattempo, erano giunte richieste perchè l'Immagine della Madonna di Fatima davanti alla quale si era commossa tutta l'Italia, rimanesse a Trieste. A questo desiderio venne incontro il Vescovo di Leiria, Monsignor Joao Pereira Venancio, sotto la cui giurisdizione si trova il Santuario di Fatima. Egli fece eseguire dallo scultore Alberto Barlusa di Braga, lo stesso che aveva modellato la statua della prima Madonna Pellegrina di Fatima che aveva visitato tutte le città italiane, una copia identica e volle portarla personalmente dal Portogallo a Trieste per destinarla al nuovo Tempio. La statua arrivò a Napoli da Lisbona a bordo del Translatlantico Giulio Cesare, custodita nella Cappella di bordo, e da Napoli a Trieste con la Motonave Saturnia. Arrivò a Trieste alle ore 17.00 del 7 giugno 1960 accolta dal suono a distesa delle campane di San Giusto e delle Chiese di tutta la città e, trasportata processionalmente nella Chiesa di San Giusto, vi rimase per quasi 6 anni, fino a costruzione ultimata del Santuario.

La data della consacrazione del Santuario e dei relativi altari fu la Domenica 22 maggio 1966, con rito solenne officiato dal Patriarca di Venezia Cardinal Giovanni Urbani alla presenza di due Cardinali: Il Cardinale Ildebrando Antoniutti, Prefetto della Congregazione dei Religiosi ed il Cardinale Arcadio Larraona, Prefetto della Congregazione dei Riti, cui fecero corona altri 20 Vescovi della Regione Triveneta e di altre Diocesi Italiane. Al termine della funzione comparve, sui teleschermi installati nella Chiesa, il volto del Santo Padre, Paolo VI che volle ricordare l'evento straordinario della Consacrazione della Nazione italiana al Cuore Immacolato di Maria, compiuta dai Vescovi italiani a Catania, il 13 settembre 1959.

Il primo Maggio 1992 Sua Santità Giovanni Paolo II visitò il Santuario, offrendo al popolo uno splendido discorso, una preghiera alla Beata Vergine Maria che resterà come ricordo indelebile della sua visita e una preziosa corona del rosario che Egli stesso pone tra le mani della Vergine Maria, consegnando al Tempio il carisma della pace con queste parole: questo Tempio deve essere portatore di pace per le genti del nord, le genti del sud, le genti dell'est, le genti dell'ovest, non solo dunque per i paesi frontalieri ma per l'Europa e il mondo intero.

Il tempio tuttavia, come luogo di devozione, non riscosse mai l'entusiasmo della maggior parte dei cittadini, con conseguente difficoltà di reperire i fondi per gli ingenti costi di gestione e manutenzione e attraversò quindi una fase di declino culminata nel mese di giugno del 2007, allorchè la copertura del tetto è collassò parzialmente, con un distacco di 60 tonnellate di materiale. I lavori di restauro sono avvenuti con tempi molto lunghi e solo a distanza di quasi dieci anni e con una spesa di più di 4 milioni di euro versati dalla regione Friuli Venezia Giulia e dalla sovraintendenza alle belle arti la costruzione è stata ripristinata come nel suo impianto originale.

Il Santuario di Monte Grisa dal 1° settembre 2014 è stato affidato all'Istituto dei Servi del Cuore Immacolato di Maria il cui Carisma, ha origine dal Messaggio che la Madonna da Fatima ha dato a tutto il mondo per la salvezza dell'umanità, e nel 2016 e 2017, grazie anche all'iniziativa dell'attuare rettore del santuario, Padre Luigi Moro, sono stati fatti ulteriori restauri per un costo di mezzo milione di Euro, interamente coperti da offerte spontanee. A questi sono seguiti altri interventi per ulteriori 150.000 Euro per rifare l'impianto acustico e per l'acquisto di un organo.

Il Santuario di Monte Grisa, volendo essere fedele alla storia della sua origine, ripropone ciò che è centrale nel Messaggio di Fatima dove la Madonna ha mostrato il Suo Cuore Immacolato circondato di spine a causa dei peccati degli uomini ed ha assicurato che il Suo Cuore Immacolato trionferà sul male del mondo. Il Carisma di Fatima è il Cuore Immacolato di Maria che chiede riparazione per i peccati: questo Santuario è sorto soprattutto per ricordare l'avvenimento eccezionale della Consacrazione della Nazione Italiana al Cuore Immacolato di Maria, fatta il 13 settembre 1959, da tutti i Vescovi italiani riuniti a Catania per il Congresso Eucaristico Nazionale!

Il compito di questo Santuario sarà dunque quello di diffondere e irraggiare la spiritualità del Cuore Immacolato di Maria. La Madonna, sempre a Fatima, ha anche rivelato che Dio, per salvare le anime dei peccatori, vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria per la pace delle genti ed ha esortato tutti gli uomini a non temere le prove della vita, perchè il Suo Cuore Immacolato sarà il rifugio e il cammino che ci condurrà a Dio: ecco le motivazioni per cui, in questo Santuario, viene proposta la consacrazione e la devozione al Cuore Immacolato di Maria.

Per saperne di più: visita la pagina ufficiale del Santuario.